Il Rotary incontra l’Esercito Italiano – Conversazione sul valore della Pace tra i Popoli

Martedì 20 giugno 2023 alle ore 17:30 si è svolta presso la storica Caserma “Generale Gabriele Pepe”, sede del Comando Militare Esercito “ABRUZZO MOLISE”, Ufficio Affari Territoriali e Presidiari Molise, l’incontro tra il Rotary Club di Campobasso e l’Esercito Italiano.

L’evento, dal titolo “Il Rotary incontra l’Esercito Italiano. Conversazione sul valore della Pace tra i Popoli”, nato con la finalità di reciproca promozione dei condivisi valori della pace e della sicurezza, si è articolato attraverso vari interventi.

Dopo i saluti istituzionali, vi è stata una interessante relazione introduttiva curata dal Presidente del Rotary Club Campobasso, Prof. Giuseppe Reale, che ha rimarcato l’importanza dell’argomento per il Rotary International, che tra i principali obiettivi e tematiche di azione ha già da lungo tempo messo in campo progetti dedicati alla “Costruzione della Pace” e alla “Prevenzione dei Conflitti”, che rappresentano delle aree di intervento assolutamente prioritarie per il sodalizio rotariano.

Il Presidente ha sottolineato che la tematica della pace tra i popoli della Terra rientra fra i grandi temi che attraversano l’intera storia e costituisce un argomento posto al centro di millenaria riflessione.

Le più importanti personalità della storia e i più illustri uomini di pensiero di ogni tempo, nei diversi ambiti della conoscenza, della cultura e del sapere, hanno preso posizione su questo tema nel corso delle varie epoche e, attraverso le loro opere e i loro scritti, hanno espresso opinioni sul quello che costituisce un valore di portata universale.

Nel corso della relazione introduttiva, il Presidente, partendo dal pensiero del leggendario filosofo-guerriero Sun Tzu (VI-V secolo a.C.), trasfuso nella nota opera dal titolo “L’Arte della Guerra”, sviluppando un ragionamento che ha esaminato trasversalmente i concetti di pace e di guerra nel mondo greco antico (Eraclito, Platone, Aristotele), nel mondo romano (Marco Tullio Cicerone, Publio Flavio Vegezio, Cornelio Nepote), nel XV-XVI secolo (Erarsmo da Rotterdam), nell’epoca del lumi (Voltaire, Immanuel Kant) e, infine, nel XX secolo (Albert Einstein), ha concluso che, preso atto dell’impossibilità di impedire in assoluto e per sempre guerre e conflitti, ogni sforzo da parte degli uomini e dei governi deve essere proteso verso l’unico obiettivo concretamente realizzabile, ossia costruire e mantenere una pace che sia il più possibile duratura.

La strada da percorrere per una pace duratura è stata magistralmente tracciata da San Giovanni Paolo II nel corso della XII Giornata Mondiale della Pace (1° gennaio 1979). Essa è sintetizzata nel noto messaggio inviato al mondo intero: “Per giungere alla pace, educare alla pace”, volendo così intendere che la pace fra i popoli è un risultato che va costruito quotidianamente anche e soprattutto tramite una personale formazione interiore dell’individuo in tal senso, affinché gli uomini possano crescere nella consapevolezza del valore universale assunto dalla pace. San Giovanni Paolo II ha indicato quindi un percorso, soprattutto ai giovani e alle future generazioni: la ricerca della pace va intesa quale fine irrinunciabile da perseguire, anche alla luce dei tragici conflitti che hanno scandito la storia passata, in particolare il XX secolo, affinché essi non abbiano a ripetersi.

Infine, nella parte finale della relazione, il presidente Reale ha evidenziato gli eventuali pericoli che in un futuro più o meno lontano potrebbero sorgere in ragione del possibile sviluppo incontrollato dei sistemi di intelligenza artificiale che, secondo alcuni dei più illustri uomini di scienza del nostro tempo, costituisce uno dei maggiori rischi per la civiltà umana e il suo avvenire, non potendosi escludere l’avveramento finanche di scenari altamente distopici preconizzati in ampia letteratura e filmografia del genere fantascientifico, caratterizzati da guerre e conflitti non già tra popoli, bensì tra gli uomini e le macchine dotate di intelligenza artificiale.

Nel corso del prosieguo dei lavori sono poi interventi alcuni rappresentanti dell’Esercito in forza al Comando Militare Abruzzo e Molise che, attraverso e rispettive relazioni, hanno illustrato aspetti salienti concernenti l’Istituzione militare, tramite la storia, i compiti istituzionali e l’impiego dello strumento militare per la realizzazione dei fondamentali valori della pace e della sicurezza internazionale, per la salvaguardia delle istituzioni e delle popolazioni e per il soccorso di emergenza in caso di pubbliche calamità.

Particolarmente interessante la relazione che ha chiuso i lavori della giornata, incentrata su molteplici episodi storici verificatisi in Molise nel corso della seconda guerra mondiale.

Al termine dei lavori congressuali – dopo un gradito vin d’honneur sotto i portici della Caserma “Generale Pepe”, si è svolta la tradizionale conviviale con ospiti, alla quale hanno presenziato vari rappresentanti dell’Istituzione militare, molti soci e numerosi ospiti.

La bella e intensa giornata è stata infine allietata dall’ingresso nel Rotary Club Campobasso di una nuova socia, la Dott.ssa Fulvia Focker, direttrice della filiale di Campobasso della banca d’Italia, presentata dal socio Giuseppe Ruscitto.